Questa iniziativa progettuale è promossa dal Distretto Regionale dell’Informatica Pugliese e si pone l’obiettivo ultimo di potenziare le imprese produttrici di software attraverso la proposizione e sperimentazione di tecnologie, da ora in poi Lean Software Development (LSD), che rendano possibile l’alleggerimento dei processi di sviluppo del software indipendentemente dalla specificità del processo software in uso. In estrema sintesi, l’iniziativa prevede di affiancare al processo di sviluppo del software normalmente utilizzato in una impresa, un processo detto “monitore”, integrato in un ciclo di miglioramento continuo, capace di ridurre gli sprechi, ottimizzare la capacità e le risorse produttive, e accrescere il valore del processo di sviluppo in uso.
Tale obiettivo implica la:
- descrizione formale dei processi di produzione in uso che si intendono migliorare e la struttura organizzativa sottostante;
- definizione di modelli di qualità flessibili, orientati agli obiettivi, utili a misurare il “valore” prodotto dal processo di sviluppo nonché a quantificare gli sprechi a questo ascrivibili (tipicamente, sovra produzione; configurazione, parcellizzazione; interruzione; riequipaggiamento; difettosità; extralavorazioni);
- definizione di modelli di analisi ed interpretazione dei dati di processo utili alla identificazione dei punti di debolezza e delle conseguenti iniziative di miglioramento da intraprendere per superarli e, quindi, per migliorare il processo di sviluppo riducendone gli sprechi;
- definizione di tecnologie volte alla raccolta sistematica di esperienza rinveniente dai processi di sviluppo in uso e dall’analisi delle loro performances.
L’approccio LSD sarà definito, strumentato attraverso prototipi dimostrativi e, infine sperimentato in 5 differenti case study di interesse industriale inerenti: i processi di progettazione di soluzioni di Informatica Industriale (II); i processi di progettazione di soluzioni di ELearning (EL); i processi di progettazione di soluzioni Enterprise Resource Planning (ERP); i processi di progettazione di soluzioni Mobile applicate al Wharehouse Management (MWM); i processi di progettazione di soluzioni software per il Cash Management&Balancing (CMB). Ognuno di questi case study è espressione del core business/area di interesse di almeno una tra le imprese proponenti.
L’organizzazione del progetto è ispirata al classico ciclo di innovazione tecnologica: analisi del fabbisogno; proposizione dell’innovazione; sperimentazione analisi ed interpretazione dei dati ottenuti onde verificare qualitativamente e quantitativamente i reali benefici ottenibili; eventuale miglioramento dell’innovazione; diffusione dei risultati e istituzionalizzazione. Per massimizzare l’efficacia dell’iniziativa: tutte le tecnologie realizzate ed i relativi processi d’uso saranno raccolti in un repository di esperienza che conterrà, inoltre, tutti i dati raccolti nel corso delle sperimentazioni anzi dette.